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Niente pubblicità della birra in tv: arriva la stretta che nessuno si aspettava

Al giorno d’oggi le pubblicità ricoprono un ruolo non indifferente per la nostra attenzione, ma potrebbe arriva un cambiamento inaspettato

Nuovi divieti sulla birra, cosa succede (birraebirrerie.it)

Al giorno d’oggi viviamo in un mondo in cui tutto ci sembra accessibili e soprattutto a portata di mano, ma non solo. Ci troviamo circondati da una società in cui abbiamo quasi l’impressione di non avere limiti: in cui ogni cosa che ci appare davanti agli occhi, per noi, diventa un desiderio da dover per forza realizzare. 

Insomma, stiamo parlando proprio di quelli che sono i risultati della cosiddetta società consumistica che per forse troppi anni ci ha circondato e influenzato attraverso i mass media. Prime fra tutti, e impossibili da non nominare, sono proprio le pubblicità che in pochi secondi riescono a catturare spesso e volentieri tutta la nostra attenzione. E, proprio loro, saranno ora sottoposte a una nuova e decisa stretta.

Pubblicità e nuova stretta, cosa succede

Nuovi divieti sulla birra, cosa succede (birraebirrerie.it)

Ebbene sì, sembra proprio che si stia verificando un vero e proprio terremoto in tutta l’Europa: a dare inizio a questa ventata di cambiamenti è stata l’Irlanda, subito e prontamente seguito dal Belgio ma non solo. Al centro del discorso e soprattutto problema principale sono proprio gli alcolici e soprattutto la visione forse fin troppo consumistica che ne è stata data. Proprio per questo motivo, già da qualche tempo è nato un nuovo movimento in tutta l’Europa con l’obiettivo di scoraggiare e dunque diminuire la consumazione di alcol tra i più giovani.

Proprio loro, d’altronde, negli ultimi anni hanno dimostrato di essere sempre di più la fascia di popolazione più rappresentativa delle fragilità di interi Paesi, oltre che quelli forse più influenzabili da tutto ciò che viene loro mostrato ogni giorno. Insomma, il consumo di alcol tra i giovani nei principali Paesi europei è ormai fuori controllo e, secondo molti, una principale causa potrebbe essere ricercata proprio nella visione di pubblicità volte alla vendita (e dunque al consumo) e mai alla tutela della singola popolazione.

Aria di novità nelle pubblicità

Sempre di più, insomma, negli ultimi anni si parla di quelli che sono i pericoli di alcuni “vizi” che ci circondano come ad esempio il consumo di alcol che, pare, potrebbe avere anche delle conseguenze molto importanti soprattutto tra i più giovani. Possiamo citare, ad esempio, il rischio cardiovascolare, la dipendenza, degli effetti duraturi sul cervello e anche la possibilità di contrarre il cancro.

Proprio per questo motivo, si sta cercando di ridurre il suo consumo soprattutto tra i più giovani. E, per riuscirci, sono già numerosi i Paesi europei che stanno limitando la visione e dunque la presenza di bevande alcoliche, come ad esempio la birra, all’interno delle pubblicità. Una decisione che forse potrebbe apparire drastica ma che potrebbe avere degli importanti benefici per le generazioni più giovani e future.

Simona Contaldi

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