Bonus da 1200 euro, il Governo aiuta tutti, non solo le famiglie: la novità per le fasce di reddito

Nuovo bonus governativo che non riguarda solo le famiglie ma tutti coloro che rientrano in determinate fasce di reddito: di cosa si tratta?

Sono milioni gli italiani che si trovano in maggiore difficoltà e altrettanti si sono trovati in condizioni economiche spiacevoli negli ultimi anni. Dopo la pandemia da Covid-19 che ha portato ad un tracollo dell’economia a causa dei numerosi lockdown, la guerra tra Russia ed Ucraina ha portato invece all’aumento delle materie prime.

Bonus da 1200 euro
Novità bonus da 1200 euro: i dettagli Birraebirrerie.it

L’aumento delle materie prime si è tradotta con l’inflazione, ovvero l’aumento spropositano di beni di prima necessità, e con l’aumento dei costi in bolletta. In questo scenario davvero molto complicato i vari governi che si sono succeduti hanno cercato di aiutare gli italiani emanando una serie di bonus ed incentivi.

Bonus governativo da 1200 euro: ecco chi potrà averlo

Proprio nell’ottica di aiutare non solo le famiglie ma gli italiani in generale, il governo Meloni potrebbe introdurre un nuovo bonus annuale dal valore di 1200 euro che si va ad aggiungere ad un bonus di 260 euro già concesso nel 2024. Tale bonus, introdotto probabilmente nel 2025, si muove a braccetto con la riforma IRPEF che mira a ridurre il carico fiscale sui lavoratori.

Bonus soldi
Introduzione nuovo bonus governativo Birraebirrerie.it

La riforma si concentra su una revisione delle aliquote IRPEF, attualmente strutturate a scaglioni: fino a 28.000 euro aliquota al 23%; da 28.000 a 50.000 euro  aliquota al 35% e oltre 50.000 euro: aliquota al 43%. Sono varie le ipotesi in discussione per il 2025, ipotesi che porteranno all’introduzione del suddetto bonus.

Le varie ipotesi includono l’allargamento del secondo scaglione con l’aumento della soglia da 28.000 a 55.000 euro, mantenendo l’aliquota al 35%. Ciò garantirebbe un bonus fino a 660 euro annui per chi si trova attualmente nel terzo scaglione. Un’altra ipotesi prevede la riduzione dell’aliquota del secondo scaglione: abbassamento dell’aliquota al 34%, con un risparmio aggiuntivo fino a 670 euro annui per chi guadagna 55.000 euro.

Una terza ipotesi prevede ancora una riduzione ancora più marcata dell’aliquota: raglio al 33%, con un beneficio massimo di 940 euro per chi guadagna fino a 55.000 euro, arrivando a un totale di 1200 euro annui considerando il bonus del 2024. Indipendentemente dall’ipotesi scelta, la riforma comporterebbe un aumento del netto in busta paga per diverse fasce di reddito.

Per i redditi più bassi si potrà avere un risparmio annuo tra i 480 e i 700 euro; per i redditi medi un Bonus fino a 660 euro mentre per i redditi medio-alti un beneficio massimo di 1200 euro. La riforma IRPEF si inserisce in un quadro più ampio volto a ridurre le disuguaglianze e a sostenere il potere d’acquisto delle famiglie. L’obiettivo è quello di creare un sistema fiscale più equo e efficiente, in linea con le esigenze del Paese.

Ricordiamo, però, che la riforma è ancora in fase di definizione e i dettagli definitivi non sono ancora stati resi noti. Il Governo dovrà valutare attentamente l’impatto finanziario delle diverse ipotesi e individuare la soluzione più sostenibile per le casse dello Stato. I tempi di attuazione non sono ancora stati stabiliti, ma si ipotizza un possibile roll-out a partire dal 2025.

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