Pearl Harbor: addio all’ultimo sopravvissuto del drammatico attacco

Addio a Lou Conter, l’ultimo sopravvissuto all’attacco di Pearl Harbor, aveva 102 anni: nel 2010 aveva parlato di quei drammatici momenti.

Lou Conter in una foto da giovane
Lou Conter in una foto da giovane (Birraebirrerie.it)

È scomparso Lou Conter, l’ultimo sopravvissuto al drammatico attacco di Pearl Harbor, che aveva causato la morte di oltre 2 mila uomini. Aveva 102 anni e negli Stati Uniti era considerato un eroe di guerra. Circondato dalla sua famiglia, nella sua casa di Grass Valley, Conter si è spento lunedì scorso. Ha diffuso la notizia sua figlia Louann Daley.

Conter, nel corso dei decenni, ha parlato più volte di quei tragici momenti, rilasciando decine di interviste, scrivendo un libro biografico e partecipando ad alcuni documentari. L’ultima volta che l’uomo ha ricordato l’attacco dell’esercito giapponese era il 2010. Nella sua memoria, la guerra era ancora vivida. La mattina del 7 dicembre 1941 è rimasta indelebile nella sua mente, fino alla fine.

Scomparso l’ultimo sopravvissuto dell’attacco di Pearl Harbor: Lou Conter è morto a 102 anni

Lou Conter sorridente nel suo ufficio
Lou Conter sorridente nel suo ufficio (Birraebirrerie.it)

Il veterano di guerra aveva ricordato quegli attimi di terrore. All’epoca Conter aveva solo 20 anni, arruolato nella Marina statunitense, aveva aiutato i compagni a fuggire dall’inferno. Un inferno che aveva causato 2 mila vittime, a causa di un bombardamento da parte dei giapponesi. L’evento aveva poi decretato l’entrata degli Stati Uniti nella Seconda Guerra Mondiale.

Conter, quella mattina, era sul ponte della USS Arizona, quando una bomba giapponese si era abbattuta in tutta la sua violenza, contenendo un milione di libbre di polvere da sparo immagazzinata nello scafo della nave, come aveva descritto chiaramente lo stesso veterano nella sua biografia “The Lou Conter Story; From USS Arizona Surviror to Unsung American Hero”.

Al momento del contatto con la bomba, 40 sui compagni erano stati polverizzati all’istante, mentre gli altri erano stati soccorsi. Conter, durante un’intervista alla CNN, aveva ricordato che molti dei suoi amici e colleghi erano stati fatti a pezzi, alcuni avevano perduto gli arti, altri avevano la pelle che si staccava, altri ancora erano stati arsi vivi.

L’incarnazione del coraggio collettivo

L’attacco giapponese, durato un’ora e 15 minuti, aveva ucciso complessivamente 2400 persone, tra militari e civili, e aveva ferito oltre mille persone. Conter era stato uno dei 335 membri dell’equipaggio dell’Arizona a essere sopravvissuto.

È sopravvissuto a tutti, visto che il penultimo a morire è stato Ken Potts, nel 2023, nello Utah. Il Presidente della Pacific Historic Parks, Aileen Utterdyke, ha affermato che la morte di Conter “è una perdita straziante. Lou incarnava il coraggio collettivo americano, il sacrificio del paese contro la tirannia”.

Dopo l’attacco di Pearl Harbor, per tutta la Guerra, Conter si è arruolato nei Black Cats, in veste di pilota. È sopravvissuto a due abbattimenti. Dopo la Seconda Guerra Mondiale è andato in missione in Corea. La sua carriera è stata esemplare nella Marina, nell’Aviazione e per la storia degli Stati Uniti.

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