Purtroppo lo dice anche la scienza: sempre più giovani si ammalano di tumore, perché avviene questo

Perché sempre più giovani si ammalano di tumore: un recente contributo scientifico ha delineato molti aspetti del fenomeno.

sempre più giovani si ammalano di tumore
Perché sempre più giovani si ammalano di tumore (Birraebirrerie.it)

I tassi di oltre una dozzina di tumori sono in aumento tra i cosiddetti giovani adulti, ovvero la fascia di età sotto i 50 anni: si tratta di statistiche che purtroppo preoccupano la comunità scientifica internazionale e il recente caso della malattia della principessa Kate Middleton non ha fatto altro che riaccendere i riflettori su una questione che appare davvero molto seria.

I casi sono in aumento soprattutto nei Paesi ad alto reddito come gli Stati Uniti e l’Europa occidentale: un quadro disarmante è quello delineato da un recente articolo apparso sulla rivista Nature, ma ad esempio l’AIRC già nel 2021 riprendeva uno studio americano proprio su questo aumento tra adolescenti, giovani e giovani adulti. Purtroppo non è semplice spiegare cosa sta accadendo.

Troppi giovani si ammalano di tumore, delineiamo quali sono i fattori di rischio

chemioterapia giovane
Giovane donna in chemioterapia (Birraebirrerie.it)

Possiamo affermare con certezza che l’aumento dei casi di tumore coinvolge diversi tipi di cancro, tra cui il colon-retto, il seno e il polmone ed è legato a diversi fattori che contribuiscono a questa tendenza. Questi includono cambiamenti nelle abitudini alimentari, come diete ricche di carne rossa e povere di frutta, l’obesità infantile, il consumo di alcolici, il fumo e l’esposizione all’inquinamento.

Purtroppo, modelli basati su dati globali prevedono che il numero di casi di tumore precoce aumenteranno del 30% nel periodo di riferimento che va dal 2019 al 2030, ovvero appena nell’arco di un solo decennio. In questa analisi dei dati non bisogna sottovalutare i fattori ambientali come l’inquinamento dell’aria, dell’acqua e del suolo, inoltre occorre evidenziare come non ci sia una causa singola per questo aumento.

Va anche sottolineato come nel precedente periodo di riferimento, quello tra il 1990 e il 2019, l’aumento è stato addirittura del 79% e quindi, sebbene comunque e purtroppo al rialzo, questo dato sembra essersi un po’ stabilizzato. Le differenze nell’incidenza possono essere attribuite a fattori locali come lo stile di vita e l’accesso alle cure mediche.

Anche se il cancro al seno resta la forma di tumore più diffusa tra i giovani, va evidenziato come negli Stati Uniti, il cancro del colon-retto, che colpisce tipicamente gli uomini di età pari o superiore a 65 anni, è diventato la principale causa di morte per cancro tra gli uomini sotto i 50 anni, la seconda tra le donne.

Che fare per invertire la rotta?

Come detto, gli studi su questa tendenza in aumento sono sempre più numerosi e le cause vengono ricercate in una molteplicità di fattori, ma a oggi l’unico modo per invertire la rotta si chiama prevenzione. Torniamo agli Stati Uniti, dove c’è un calo delle diagnosi negli ultimi anni: questo grazie all’aumento degli screening, alla diminuzione dei tassi di fumatori e alle nuove opzioni terapeutiche.

Lo spostamento del cancro verso fasce demografiche più giovani ha spinto verso uno screening precoce, ma al contempo alcuni dati evidenziano come purtroppo – nonostante appunto la prevenzione sia sempre più importante – non tutti hanno gli stessi diritti di accesso e ovunque, anche in Italia, la disparità nei trattamenti sanitari, legata alle condizioni reddituali, sta diventando una questione molto seria.

Nel 2018, l’American Cancer Society ha esortato le persone a sottoporsi allo screening per il cancro del colon-retto a partire dall’età di 45 anni, mentre fino a qualche anno fa l’età minima consigliata erano i 50 anni: di contro, c’è appunto il fatto che molte visite di prevenzione, al di là delle importanti iniziative che vengono portate avanti in maniera gratuita, sono purtroppo a pagamento.

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